23 gennaio: 13.331 contagi, 488 morti e ritardi consegna vaccini

In base al bollettino del Ministero della Salute, di oggi 23 gennaio, sono 13.331 i nuovi contagi di Covid, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 2.455.185. Le vittime invece sono 488, che portano il numero complessivo a oltre 85mila.

Gli attualmente positivi in Italia scendono per la prima volta da settimane sotto i 500mila: 498.834. Dall’inizio dell’epidemia sono invece 1.871.189 i pazienti dimessi o guariti, con un incremento nelle ultime 24 ore di 16.062.  Sono 2.386 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 21.403 pazienti, in calo di 288 unità rispetto a venerdì.

Sono 286.331 i test per il coronavirus tra i molecolari e gli antigenici effettuati in Italia nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività scende di mezzo punto e si attesta al 4,6%.

Polemiche sulla consegna dei vaccini al 23 gennaio

Il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha convocato oggi pomeriggio un vertice con le Regioni per un aggiornamento sul piano dei vaccini.

Alcuni Centri vaccinali di diverse Regioni tra cui Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna hanno affermato: “Non mancano dosi di vaccino Pfizer, ma le siringhe di precisione che permettono di estrarne la quantità giusta non sono proporzionate alle fiale. Se avessimo quelle potremmo sempre avere sei dosi per fiala e non 5, così come ha suggerito l’Aifa, e tentare di colmare il gap”.

Il Commissario Arcuri risponde: “E’ falso che siano state mandate ai Centri vaccinali meno siringhe di precisione. In questa settimana si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe per la banale ragione che Pfizer ci ha inviato un numero inferiore di fiale di vaccino. Cosa che proseguirà anche la prossima settimana. Infatti arriveranno il 20 %per cento di fiale in meno rispetto a quanto comunicato”.

Il Premier Conte ha commentato su Facebook: “I rallentamenti delle consegne dei vaccini costituiscono gravi violazioni contrattuali. Producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini. Anche sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia. Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale”.

Giuseppe Conte prosegue: “Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi Ue delle dosi di vaccino già programmate. Ma ancora più preoccupanti sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca. Il loro vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Ue. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni”.

 

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