26 marzo: bollettino e commenti degli esperti

Secondo i dati del Ministero della Salute, di oggi 26 marzo, sono 23.987 i nuovi positivi al test del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 23.696. Le vittime sono invece 457 in un giorno mentre ieri erano 460 ieri.

I tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore sono 354.952 . Ieri i test erano stati 349.472. Il tasso di positività resta intorno al 6,8%, come ieri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva aumentano e sono 3.628, 8 più di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288 invece ieri erano stati 260. Nei reparti ordinari sono ricoverate 28.472 persone, in aumento di 48 unità rispetto a ieri.

Cosa pensano gli esperti al 26 marzo

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato: “C’è un rallentamento della crescita della curva epidemica in Italia e oggi vediamo i primi segnali di stabilizzazione. Si osserva un miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente sia ancora alto”. 

Il Direttore Gianni Rezza, alla conferenza stampa di oggi 26 marzo, ha confermato che: “Mantenendo le misure e rafforzando la campagna vaccinale penso si possa arrivare a proficui miglioramenti per trascorrere un’estate serena. Non elimineremo il virus ma si spera in un’estate serena”. Rezza ha aggiunto: “C’è una prima inversione di tendenza che è conseguenza degli effetti delle misure prese nelle scorse settimane. Il dato è positivo se si pensa che stiamo contenendo una epidemia che è dovuta principalmente ad una variante, quella UK. Tuttavia resta una occupazione elevata delle terapie intensive e cosa di decessi elevata, ma questo era atteso perché si sono accumulati molti casi nelle settimane scorse“.

Brusaferro e Rezza hanno annunciato che “è attivo un gruppo di lavoro che sta completando l’aggiornamento delle indicazioni per le cure anti-Covid domiciliari e c’è già una bozza di documento.  Presto ci saranno nuove indicazioni sulla base anche delle ultime evidenze nel campo dei farmaci”. 

 

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