In una nota unitaria, che prende spunto dalle voci di pressioni del Tesoro per far dimettere l’Amministratore Delegato, Guido Bastianini e di possibili passi indietro della Presidente, Patrizia Grieco, in caso di una nomina alla Presidenza delle Generali, si legge che i Sindacati di MPS “pretendono una assunzione di responsabilità da parte dello Stato azionista e richiedono chiarezza e certezze sul futuro del Gruppo MPS e dei suoi lavoratori“.
“Come organizzazioni sindacali aziendali – è scritto nella nota – abbiamo già denunciato, più volte, l’inopportunità del metodo utilizzato per la divulgazione di notizie che minano la stabilità di Mps. Si ritorna infatti a parlar di Monte dei Paschi, sottovalutando la situazione di estrema incertezza che la banca sta vivendo in virtù di scadenze non ufficialmente prorogate, di un piano strategico in attesa di approvazione dalla Ue, di un necessario aumento di capitale solamente annunciato e, non ultime, delle legittime aspettative di migliaia di dipendenti per una situazione lavorativa più serena e di maggiore prospettiva”, scrivono i sindacati ricordando che in ballo non ci sono solo i destini dei vertici della banca ma anche il futuro di 21000 dipendenti “che, nonostante i troppi anni di incertezza e straordinarie difficoltà, continuano a dimostrare spirito di appartenenza e un’encomiabile capacità di servizio ai clienti del Gruppo“.
I Sindacati chiedono dunque al Governo “di essere messi a conoscenza ufficialmente, e non di apprendere dagli organi di stampa, degli esiti del processo di approvazione della proroga della permanenza dello Stato nel capitale di MPS e delle determinazioni riguardanti il piano Industriale di ristrutturazione presentato lo scorso dicembre e tuttora al vaglio delle autorità europee“.