29 gennaio: 13.574 positivi e 477 vittime

Secondo i dati del Ministero della Salute, di oggi 29 gennaio, sono 13.574 i test positivi al coronavirus in Italia. Le vittime sono 477. Nelle ultime 24 ore sono 268.750 i test per il coronavirus, sia molecolari che antigenici, effettuati. Il tasso di positività è del 5,05%.

I ricoveri in terapia intensiva per il Covid-19 ad oggi, 29 gennaio, sono in calo di 18 unità nel saldo tra entrate e uscite rispetto a giovedì. In totale in rianimazione ci sono 2.270 persone. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 20.397 pazienti.

Indice Rt in diminuzione

La bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia, evidenzia che nel periodo 06 gennaio – 19 gennaio 2021, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84. In diminuzione e con il limite superiore del range sotto l’uno. Questa settimana si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso.

Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto, 10 con rischio moderato e 10 con rischio basso.

Scende il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o di aree mediche sopra la soglia critica. L’occupazione in terapia intensiva a livello nazionale e’ sotto la soglia critica del 28%.

Una Regione, il Molise, ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno.

L’Umbria è l’unica Regione che registra una classificazione complessiva di rischio alta, per tre o più settimane consecutive. L’indice Rt della Regione è pari a 0.96 (0.9-1.02).

Nella bozza si legge: “L’attuale quadro impone comunque incisive misure restrittive. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. Evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.

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