Taipei ha annunciato che sarebbero 38 gli aerei militari di Pechino entrati nelle ultime ore nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan,che oggi ha reagito, accusando Pechino di “bullismo” e di atti che “danneggiano la pace”.
Ieri, in occasione della Festa nazionale cinese, 38 aerei militari cinesi, fra cui caccia J-16 e bombardieri con capacità nucleare H-6 sono entrati nello spazio aereo di difesa e d’identificazione taiwanese, effettuando due separate incursioni: una di 25 e una seconda di 13 velivoli la scorsa notte. Taipei ha risposto facendo alzare in volo alcuni dei suoi caccia e allertando i sistemi di difesa Un numero record di 38 aerei militari di Pechino è entrato nelle ultime ore nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan, ha annunciato Taipei, che oggi ha reagito, accusando Pechino di “bullismo” e di atti che “danneggiano la pace”.
Ieri, in occasione della Festa nazionale cinese, 38 aerei militari cinesi, fra cui caccia J-16 e bombardieri con capacità nucleare H-6 sono entrati nello spazio di difesa e identificazione taiwanese in due separate incursioni: una di 25 e una seconda di 13 velivoli la scorsa notte. Taipei ha subito facendo levare in volo alcuni dei suoi caccia e allertato i sistemi di difesa antimissile. “La Cina ha un atteggiamento bellicoso e dannoso per la pace regionale e compie atti di bullismo”, ha dichiarato il premier taiwanese, Su Tseng-chang, in una conferenza stampa. “E’ evidente che il mondo, la comunità internazionale, respinge con forza un simile comportamento da parte della Cina”, ha aggiunto il Capo del Governo dell’isola, che Pechino considera semplicemente come una provincia cinese ribelle ed è pronta a riunificarla a sé anche con l’uso della forza, se necessario.
Dalla salita al potere della Presidente Tsai Ing-wen, la Cina ha intensificato la pressione militare e politica su Taipei, che, al contrario, ha rafforzato la sua convinzione di essere un Paese indipendente, libero e democratico.
“La Cina ha un atteggiamento bellicoso e dannoso per la pace regionale e compie atti di bullismo“, ha dichiarato il Premier taiwanese, Su Tseng-chang, in una conferenza stampa. “E’ evidente che il mondo, la comunità internazionale, respinge con forza un simile comportamento da parte della Cina“, ha aggiunto il capo del governo dell’isola, che Pechino considera semplicemente come una provincia cinese ribelle ed è pronta a riunificarla a sé anche con l’uso della forza, se necessario.
Dalla salita al potere della Presidente Tsai Ing-wen, la Cina ha intensificato la pressione militare e politica su Taipei, che, al contrario, ha rafforzato la sua convinzione di essere un Paese indipendente, libero e democratico