39º giorno di guerra: raid su Odessa

Nel 39º giorno di guerra tra Ucraina e Russia, questa mattina a Odessa, sono state registrate alcune esplosioni. Anton Herashchenko, consigliere del Ministero degli Interni ucraino, afferma: “Odessa è stata attaccata dal cielo. Alcuni dei missili lanciati sono stati neutralizzati dalla difesa aerea ucraina e in alcune zone della città ci sono incendi”. Un deposito di carburante è in fiamme e secondo testimoni sei colpi sarebbero stati esplosi sul sito, da cui ora si leva un denso fumo nero, prima dell’alba. Nuove esplosioni sono state udite dopo l’arrivo dei pompieri.

Secondo l’ufficiale del comando operativo “Sud” Vladislav Nazarov, non ci sono vittime. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi.

Secondo i media britannici, per alleviare la pressione sul centro costiero, Boris Johnson è pronto ad inviare missili anti-nave per affondare le imbarcazioni da guerra russe che si trovano nel mar Nero.

Il Presidente ucraino ha detto: “L’obiettivo della Russia è quello di controllare sia il Donbass che il sud dell’Ucraina. Stiamo rafforzando le nostre difese lungo la direttiva orientale e nel Donbass”. Zelensky ha denunciato che Kiev: “non ha ancora ricevuto sufficienti sistemi anti missile occidentali”.

Il Ministro della Difesa russo Mikhail Mizintsev ha fatto sapere che per oggi è previsto un nuovo corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk per l’evacuazione dei cittadini stranieri dalla città e la Russia garantisce il cessate il fuoco. Il Ministro della Difesa russo afferma: “interagiamo costantemente con le Nazioni Unite, l’Osce, la Croce Rossa e altre organizzazioni internazionali”.

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