Oggi, 8 maggio, si celebra la Giornata mondiale della Croce Rossa. Lo scopo di tale celebrazione è quello di ricordare il grande impegno che in ogni occasione mettono i volontari; dalla lotta alla pandemia agli aiuti in Ucraina, oltre ai costanti interventi socioassistenziali, per la tutela della salute e molto altro.
L’8 maggio è il giorno della nascita del suo fondatore, Henry Dunant e per tutta la settimana, in tutta Italia, si sono tenuti diversi eventi per sottolineare l’importanza della Croce Rossa.
Come si legge sul sito della CRI, la campagna di quest’anno nasce per poter sensibilizzare all’ascolto. Domande del tipo “Come stai? Come ti chiami?” possono donare molto alle persone che hanno bisogno di aiuto. “Ogni persona ha una storia e a noi interessano tutte”.
La nascita della Croce Rossa
La nascita della CRI risale al 24 giugno 1859, precisamente alla Battaglia di Solferino e San Martino durante la Seconda Guerra d’indipendenza. In quel dato momento storico, Henry Dunant giunse a Solferino per poter incontrare l’Imperatore di Francia. Dunant era figlio di genitori molto religiosi, poco portato per lo studio ma, al contrario, dotato di un grandissimo senso civico e spirito umanitario.
Trovatosi di fronte alla citata storica battaglia e a uno scenario di carneficina, Dunant ha iniziato a organizzare i primi soccorsi per poter aiutare le persone. Raccontò la sua forte esperienza in un libro dal titolo “Un ricordo di Solferino”, nel quale lancio l’idea di un’organizzazione di volontari.
Nel 1863, insieme ad altri quattro svizzeri, creò il comitato che prese il nome di Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR).
“Poiché tutti possono, in un modo o nell’altro, ciascuno nella sua sfera e secondo le sue forze, contribuire in qualche misura a questa buona opera” (Henry Dunant)