Scamacca senior dà di matto a Trigoria con una mazza da baseball

Paura e caos ieri a Trigoria. Emiliano Scamacca (papà di Gianluca, giocatore del Genoa) si è introdotto nel centro sportivo con una mazza da baseball danneggiando vistosamente le auto di alcuni Dirigenti giallorossi. Paura anche per i ragazzi del settore giovanile giallorossi che si stavano allenando proprio in quel momento sui vari campi del Fulvio Bernardini. Messi subito al riparo da ogni pericolo dalla sicurezza del club. L’intervento degli agenti della Polizia ha evitato brutte conseguenze.

A provare a calmare Scamacca senior è stato Bruno Conti, l’unico dell’attuale dirigenza giallorossa che conosce di persona l’uomo. Il figlio è stato nel settore giovanile fino al 2015vista la militanza nel settore giovanile del figlio fino alla fine del 2015. Ma Scamacca a quel punto ha insultato anche il Dirigente, proseguendo poi nel suo raid punitivo all’interno del centro sportivo della Roma.

Scosso, dispiaciuto, preoccupato. Diviso tra l’esigenza di non voler rendere pubbliche difficoltà familiari e rapporti da tempo sfilacciati, e la necessità di spiegare che lui con questa brutta storia che ha riguardato il padre non c’entra nulla. Gianluca Scamacca si limita a pochi concetti ma che chiariscono bene il suo imbarazzo ma anche il tipo di rapporto che da tempo ha con il padre.

Gianluca ha giocato nelle giovanili della Roma fino ai 16 anni (oggi ne ha 22) prima di andare al Psv Eindhoven, ma non si trova una spiegazione razionale a quanto accaduto. “Sono rimasto molto scosso da tutto ciò che è successo e ho letto. Davvero non so spiegarmelo”, esordisce Scamacca.

Il padre è stato denunciato ed è sotto osservazione medica. “È doloroso per me parlarne, ma forse è necessario. Mio padre da molto tempo non vive con mia madre, non sono divorziati solo perché non si sono mai sposati, io sono cresciuto con mia madre e mia sorella. Sono loro la mia famiglia. Abbiamo rapporti solo saltuari. Lo vedo pochissimo. Ma è una storia familiare che preferisco tenere per me. Chiedo rispetto della mia privacy”. L’ultimo chiarimento importante è legato alla sua situazione professionale. “Mio padre non ha mai avuto a che fare con la gestione della mia carriera, tantomeno negli ultimi anni”.

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