Monitoraggio delle foreste italiane tramite tecniche di “remote sensing” satellitare

L’utilizzo dei sistemi satellitari per il monitoraggio delle risorse forestali è una prassi ormai scientificamente consolidata, che correlata da una crescente quantità di informazioni, derivanti dall’impiego dei droni nelle attività di aerofotogrammetria,  dall’uso congiunto di intelligenza artificiale e dalla disponibilità di dati satellitari telerilevati, oggi fruibili anche in ambiente open cloud, hanno definito e delineato nuove frontiere ed ambiti applicativi innovativi, dei quali la specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri intende avvalersi dal punto di vista operativo quotidiano, a partire dalla prossima campagna AIB 2021.

Grazie al Programma Copernicus dell’Unione Europea, sono state rese disponibili gratuitamente le immagini dei satelliti  Sentinel 2, con intervalli di rivisitazione del territorio molto brevi, (soli 5 giorni) e dotati di un’alta risoluzione spaziale (fino ad un dettaglio di pixel a 10 metri), che costituiscono un’enorme opportunità sia per il monitoraggio dell’andamento del fenomeno degli incendi boschivi che a supporto delle attività info-investigative indirizzate alla repressione del reato di incendio boschivo.

Ciò ha richiesto lo sviluppo di nuove metodologie e procedure di analisi criminale territoriale georiferita, che sono state recentemente sviluppate, sui Sistemi informativi territoriali in dotazione, dal Comando Carabinieri per la Tutela Forestale –  Nucleo informativo antincendio boschivo, con il fine di trasformare questa grande mole di informazioni, in strumenti di conoscenza dei fenomeni socio economici, anche avvalendosi di tecniche di integrazione di dati provenienti da diverse piattaforme satellitari e da diverse fonti (dati rilevati da sistemi video, dati ancillari, serie storiche statistiche ventennali , informazioni meteo, etc.).

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di innalzare le capacità tecniche dei Reparti forestali dell’Arma nelle operazioni direpertazione tecnica sui soprassuoli boschivi percorsi dal fuoco, finalizzate ad individuare il punto di insorgenza delle fiamme e valutare il grado di danno subito dagli ecosistemi forestali distrutti. Ciò avverrà integrando le procedure basate sul Metodo delle evidenze fisiche, attualmente in uso, con i rilievi satellitari che saranno elaborati con cadenza settimanale e resi in breve tempo disponibili ai Comandi stazione carabinieri forestali, quale ulteriore fonte di informazione ed interpretazione di quanto accaduto sul territorio di loro competenza, al fine di individuare con tempestività le cause dell’incendio e sviluppare più rapidamente ipotesi investigative finalizzate ad individuare i responsabili degli eventi di incendio boschivo.

Per supportare questo progetto il CUFA si avvarrà della collaborazione e del supporto tecnico-scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Istituto di metodologie per l’analisi ambientale e della Scuola di Ingegneria aerospaziale  della Università La Sapienza di Roma, nonché degli assetti satellitari SAR ed Ottici messi a disposizione dallo Stato Maggiore della Difesa -Ufficio Generale Spazio, integrati dai dati satellitari ad altissima risoluzione di satelliti della classe mini, comunemente definiti  Cubesat.

Tale attività consentirà alla specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri di innalzare significativamente le attività di tutela e controllo degli ecosistemi forestali e naturali italiani  avvalendosi delle migliori pratiche e tecnologie di remote sensing satellitare sulla frontiera dell’innovazione tecnologica.

(Fonte: Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri)

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it