Secondo colpo di stato in 9 mesi in Mali. Il Presidente Bah Ndaw e il Primo Ministro Moctar Ouane sono stati portati forzatamente in una base militare vicino a Bamako, a Kati.
Il golpe giunge a poche ore dal rimpasto dell’esecutivo. Sono stati esclusi dall’esecutivo, infatti, il Ministro della Sicurezza Interna, Modibo Kone, e il Ministro della Difesa, Sadio Camera. Si tratta di due ufficiali vicini alla Giunta che aveva preso il potere con il colpo di stato dello scorso Agosto, capeggiata da Assimi Goita.
Percorso compromesso verso il voto del 2022
L’esclusione dei due ufficiali dal nuovo esecutivo ha creato attriti all’interno dell’esecutivo di transizione al potere. Questo Governo ha, per il Mali, una grande importanza. Dopo l’insediamento a seguito del golpe di Agosto, ha il compito di traghettare il Paese verso il voto nel febbraio 2022. Lo scorso aprile, infatti, le autorità di transizione avevano annunciato l’organizzazione per il 31 ottobre di un referendum su una riforma costituzionale da tempo promessa. Poi avevano fissato per febbraio-marzo 2022 le elezioni presidenziali e legislative. La persistente violenza jihadista ed il malcontento sociale, però, rischiano di compromettere il percorso.