Blinken a Roma: in agenda il Papa, la Coalizione contro l’Isis e il Premier Draghi

La seconda giornata di visite a Roma del Segretario di Stato americano, Antony Blinken, è iniziata alle 8 nella Città del Vaticano con una visita alla Cappella Sistina. All’interno della mattina di incontri Blinken ha parlato con il Segretario  di Stato, il Cardinale Pietro Parolin e il Segretario per i Rapporti con gli Stati, l’Arcivescovo Monsignor  Paul Gallagher, prima dell’udienza con Papa Francesco.

L’Udienza di questa mattina al Segretario di Stato Usa, Antony John Blinken, si è svolta in un clima cordiale” – ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La durata del colloquio è stata di circa 40 minuti e per il Papa è stata l’occasione per ricordare il viaggio compiuto nel 2015 ed esprimere il suo “affetto e la sua attenzione al popolo degli Stati Uniti d’America”.

Intorno alle 11 il Segretario  di Stato degli Stati Uniti ha lasciato il Vaticano per dirigersi verso la nuova Fiera di Roma, dove ha co-presieduto con il Ministro  degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, la Ministeriale Plenaria della Coalizione anti-Isis a cui hanno partecipato i rappresentanti di 83 Paesi membri. Blinken ha iniziato il suo intervento ricordando come: «La coalizione globale per la lotta all’Isis ha raggiunto risultati significativi che riflettono quanto si può conseguire insieme. Abbiamo fatto progressi perché abbiamo lavorato insieme. Serve ancora più attenzione per le ramificazioni dell’Isis in Africa, dove i jihadisti stanno reclutando sempre più combattenti, spesso tredicenni o quattordicenni.”

Nello specifico, per Blinken bisogna «riaffermare l’impegno» e «rinnovare il sostegno» della Coalizione globale anti Isis «per la stabilizzazione in Iraq e Siria».

Blinken ha sottolineato che occorre fare il possibile affinché l’Isis non si ricostituisca in questi Paesi, dove la situazione è più critica.

In Siria, ha aggiunto, ci sono ancora 10mila miliziani dell’Isis: una situazione insostenibile”. Il Sottosegretario USA ha appoggiato l’idea dell’Italia sull’Africa esprimendo un «forte sostegno alla proposta di creare un gruppo di lavoro che non affronti la minaccia jihadista solo dal punto di vista militare, ma si occupi anche dei fattori sociali che portano parte della popolazione a sostenere i terroristi.

Il bilancio per il Portavoce  degli Stati Uniti è positivo: «Alla creazione della coalizione per la lotta all’Isis nel 2014 gli sforzi comuni con i partner locali sono stati un elemento cruciale per per la sconfitta territoriale di Isis in Iraq e Siria. Milioni di civili – ha spiegato Blinken – sono stati in grado di ritornare nelle loro case. Sono risultati significativi, ma c’è ancora lavoro da fare».

Prima di lasciare Roma alla volta di Matera, dove prenderà parte alla Sezioni Esteri drl G-20, intorno alle 16:30 incontrerà Mario Draghi a Palazzo Chigi.

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