Biennale Cinema 2021: l’Italia che avanza. Storia, curiosità e film in gara

L’anno 1932 significa per il mondo una serie di eventi: l’invenzione della telecamera elettronica, ma anche la scoperta del neutrone, nasce la città Littoria (l’attuale Latina), Gandhi inizia il suo sciopero della fame e Franklin Roosevelt vince le elezioni.  Il 6 agosto di quello stesso anno, venne aperta la seconda manifestazione cinematografica – dopo la notte degli Oscar – più importante e antica al mondo: la Mostra internazionale d’arte cinematografica, che in molti chiamano semplicemente il Festival di Venezia.

Il “cinema di Venezia”, cenni storici

La mostra nasce da un’idea dell’allora Presidente della Biennale di Venezia, il Conte Giuseppe Volpi: un evento pensato solo ed esclusivamente per il cinema – quello di qualità e che si svolge tutti gli anni tra la fine di agosto e i primi di settembre.

Aveva l’appoggio di quello che all’epoca era il potere assoluto, quello delle autorità fasciste e così, ogni anno la terrazza dell’Hotel Excelsior ospitava le più belle pellicole destinate ad entrare nella storia del cinema del nostro Paese ( e non solo) e i personaggi più illustri del panorama cinematografico.

La prima rassegna vide protagonisti quei nomi ormai divenuti storia, nomi di un tempo a noi lontanissimo (stiamo parlando di un secolo fa) che rimanda a quella classica nostalgia di un qualcosa che non si è vissuto. Nomi del calibro di Greta Garbo, Clark Gable o di Vittorio De Sica.

Nell’edizione del 1934 venne introdotta una novità: la coppa Mussolini per il miglior film della kermesse, mentre nel 1936, la giuria internazionale. Arriva il 1939 e poi il 1940, l’Italia entra in guerra e tutto ciò che viene chiamato arte prende il nome di “propaganda“. Sono gli anni oscuri della mostra cinematografica.

La guerra è finita, l’Italia lecca le ferite, raccoglie pezzo dopo pezzo ciò che ne rimane delle proprie città e si ricomincia. Nel 1947 riprende anche la biennale e lo fa allargandosi nel panorama mondiale: ospita pellicole provenienti che vanno dall’estremo oriente agli Stati Uniti. Ma dagli anni ’60 e per i successivi 20 anni, la mostra perde il sapore competitivo, finché ritorna l’ambizione per il premio: è il momento del Leone d’Oro, del Leone d’Argento e la Coppa Volpi.

 Film e curiosità passati alla storia

Trovare d’accordo il pubblico sui film che meritano di entrare nella competizione cinematografica è assai raro. Aspetto che ogni anno viene valutato non soltanto per la Mostra di Venezia, ma anche per gli Oscar, il Festival di Cannes e tutte le mostre legate al cinema.

Ci sono film leggendari che non sono mai stati presi in considerazione, altri invece che hanno ottenuto un meritato successo incontrando il favore della giuria e del pubblico cinefilo. Tra le pellicole giunte fino a noi, meritano di essere ricordate: Biancaneve e i sette nani (Walt Disney), Paisà (Roberto Rossellini), La terra trema (Luchino Visconti), La grande guerra (Mario Monicelli); poi ancora Blade Runner, C’era una volta in America, Chi ha incastrato Roger Rabbit o Eyes Wide Shut, solo per citarne alcuni.

Delle precedenti edizioni vanno ricordati film, ma anche diverse curiosità, come quando durante la seconda edizione, Hedy Lamarr si presentò sullo schermo in un nudo integrale, o i primi fischi del pubblico sulla scelta del vincitore o ancora il fatto che nessun attore è riuscito a vincere per più di due volte la storica Coppa Volpi.

Edizione 2021

La 78esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica si svolgerà dall’1 all’11 settembre e come la maggior parte degli eventi, si svolgerà con tutte le dovute restrizioni. Covid a parte, possiamo dire orgogliosamente che è l’anno dell’Italia che avanza e a quanto pare non soltanto nello sport.

L’edizione 2021, che vede come madrina di Venezia Serena Rossi, vanta una certa rappresentanza italiana e sono cinque i film in gara:

America Latina dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo. Protagonista Elio Germano

Freaks Out di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto e Giancarlo Martini.

E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino con Filippo Scotti, Toni Servillo e Luisa Ranieri.

Qui rido io di Mario Martone

Il buco di Michelangelo Frammartino con Paolo Cossi, Jacopo Elia, Denise Trombin, Nicola Lanza.

Fuori Concorso – Non Fiction (il mondo documentario):

-Viaggio nel crepuscolo di Augusto Contento

Django & Django di Luca Rea

– Le cose che restano di Giorgio Verdelli

— Deandré#Deandré Storia di un impiegato di Roberta Lena

Fuori Concorso – Fiction:

-Ariaferma di Leonardo Di Costanzo

– La scuola cattolica di Stefano Mordini

– Il bambino nascosto di Roberto Andò

Film internazionali:

– Madres Paralelas di Pedro Almodovar con Penelope Cruz Milena Smit, Israel Elejalde e Aitana Sánchez-Gijón

– Competencia Oficial di Gaston Duprat con Penelope Cruz e Antonio Banderas

– The Power Of The Dog di Jane Campion con Benedict Cumberbatch e Kirsten Duns

– Mona Lisa And The Blood Moon di Ana Lily Amirpour con Jeon Jong-seo e Kate Hudson

– Spencer di Pablo Larrain con Kristen Stewart nei panni di Lady D

– Un autre monde di Stéphane Brizé

L’événement di Audrey Diwan

– Illusions Perdues di Xavier Giannoli

– On the Job: The Missing 8 di Erik Matti

– Leave No Traces di Jan P. Matuszynski

– Captain Volkonogov Escaped di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov

 – Vidblysk (Reflection) di Valentyn Vasyanovych

 La Caja di Lorenzo Vigas.

Curiosità, film, premi, periodi bui, attori, attrici, registi, red carpet. Ma perché guardare o ricordare la mostra del cinema di Venezia? Per ricordare al nostro senso di appartenenza che per la grandezza delle cose che l’Italia ha fatto, giuste o sbagliate che siano come qualcuno sostiene, ancora possiamo dare molto. Lo abbiamo dimostrato agli Eurovision, agli Europei, alle Olimpiadi. Abbiamo accettato accuse, schiaffi (tanti), menzogne e chissà ancora cosa. Possiamo prendere ancora molto e portarlo a casa. Sì, è vero, a casa ci siamo già ospitando la manifestazione, ma possiamo concluderla ancora con la possibilità di essere vincitori e non soltanto coloro che ospitano.

Lo abbiamo fatto per lo sport e per la musica, ora, è il momento del cinema!

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