Come era stato annunciato dal Presidente Biden, le forze armate americane hanno condotto un’operazione anti terrorismo contro uno degli organizzatori dell’attentato organizzato dall’Isis-K all.Aeroporto di Kabul e in cui sono morte 170 persone di cui 13 Marines USA e sono rimaste ferite oltre 200 civili. Tra le vittime anche tre cittadini britannici.
Il raid è avvenuto nella provincia di Nangahar, in Afghanistan. I target prescelti, sulla base di informazioni fornite dall’Intelligence, sono stati con precisione chirurgica, scoperti, acquisiti e uccisi. “Non siamo a conoscenza di vittime civili”, scrive Bill Urban, Portavoce del Central Command. Non è ancora noto se il raid sarà un caso isolato o farà parte di una serie di attacchi mirati che il Presidente Joe Biden potrebbe aver autorizzato e che il Capo del Pentagono, Lloyd Austin, potrebbe materialmente aver ordinato così come vuole la catena di comando.
L’annuncio del Pentagono segue la nuova allerta lanciata dall’Ambasciata americana s Kabul, che ha invitato gli americani a non recarsi all’aeroporto: a coloro che sono in queste ore allo scalo è chiesto di lasciare immediatamente in seguito alle “minacce alla sicurezza”. Gli Stati Uniti ritengono, infatti, possibile un nuovo attacco terroristico nei prossimi giorni, prima della fine delle evacuazioni previste per il 31 agosto. Nelle ultime 12 ore sono 4.200 le persone da Kabul, riferisce la Casa Bianca sottolineando che dal 14 agosto sono state evacuate 109.200 persone, mentre dalla fine di luglio ne sono state evacuate 114.800.
Dopo l’attacco all’aeroporto di Kabul Joe Biden aveva assicurato gli Stati Uniti avrebbero perseguito i responsabili: “vi prenderemo e ve la faremo pagare”, aveva detto dopo l’attentato a Kabul con le lacrime agli occhi, riportando alla memoria le parole dell’ex presidente George W. Bush dopo gli attacchi dell’11 settembre. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, è stata ancora più esplicita del presidente: Biden “non vuole” che i responsabili “vivano più sulla Terra”.