Per il Ponte di Ferro di Roma iniziano ora le indagini che dovranno rispondere alla domanda “perché è successo?” Da una prima ricostruzione si era pensato potesse essere doloso soprattutto dopo che alcuni testimoni avevano visto una persona scappare poco prima che le fiamme divorassero il ponte.
Ma ora la teoria più sensata sarebbe un semplice corto circuito che avrebbe dato l’input. Poi la secca vegetazione mai ripulita e controllata insieme ai rifiuti che campeggiavano ai lati e sotto il Ponte di Ferro di Roma avrebbero fatto il resto. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e quelli della stazione di Porte Portese, indagano e attendono nelle prossime ore la relazione dei Vigili del Fuoco che, nella notte di sabato, hanno spento quell’incendio che ha “illuminato” Roma sud e causato un blackout tanto da costringere 130 famiglie a restare senza luce e gas per ore.
I Carabinieri stanno indagando sull’insediamento abusivo sotto al Ponte di Ferro dove però non sono state trovate tracce di nessun materiale infiammabile; tantomeno nessuna prova che l’incendio sia partito da lì. Nessuna persona era nei paraggi durante il controllo dei Carabinieri. Bisognerà però chiarire se alcune cianfrusaglie trovate bruciate nella parte sottostante al ponte fossero rimaste lì abbandonate da tempo; oppure se nell’insediamento c’era qualcuno che poi è fuggito.
La “possibilità” che invece sta prendendo sempre più piede è quella del corto circuito. Ed è l’ipotesi che stanno vagliando i Vigili del Fuoco. La dinamica, in questo caso, racconterebbe del rogo innescato sopra e alimentato dalle sterpaglie e dai rifiuti. Uno dei Vigili del Fuoco ha dichiarato ad Adnkronos: “Quando siamo arrivati sul posto, quattro minuti dopo la chiamata alla sala operativa, le fiamme già avvolgevano il ponte. Provavamo a domare il fuoco ma a contatto con l’acqua le tubature esplodevano. Per questo lo spegnimento vero e proprio è potuto iniziare concretamente solo dopo che è arrivato il segnale di disalimentazioni delle linee elettriche che passavano sul ponte secondario“.
Dagli accertamenti fatti dai VV.FF è escluso categoricamente la possibilità della fuga di gas. Anche da quanto dichiarato da una nota di Italgas “Dalle verifiche condotte già nelle prime ore della mattinata, le condotte del gas che corrono lungo il ponte di ferro all’Ostiense, prontamente isolate chiudendo le valvole a monte e a valle, non hanno subito danni dall’incendio né lo hanno alimentato. Il servizio di distribuzione del gas nella zona prosegue regolarmente e non ha subìto interruzioni. L’esiguità dei consumi di queste ore consente per il momento di poter fare a meno dell’apporto di gas proveniente dalle condotte chiuse. Dai controlli poi effettuati non abbiamo rilevato perdite“.