Come oramai è noto, giovedì l’attore Alec Baldwin sul set di un film, con una pistola di scena, presentatagli come fredda, ossia priva di munizioni, ha ucciso la Direttrice della fotografia, la 42enne Halyna Hutchins e ferito il regista Joel Souza. Sembrerebbe infatti che l’assistente alla regia, rivolgendosi a Baldwin, abbia assicurato che la pistola di scena era sicura cioè caricata a salve.
Inoltre, da indiscrezioni si è saputo che la settimana scorsa la stessa arma aveva già sparato colpi veri. La responsabile del controllo sul set è una giovane di 20 anni al suo primo incarico.
Un membro della troupe ha dichiarato: “Non c’erano riunioni sulla sicurezza. Non c’era alcuna garanzia che non sarebbe successo di nuovo. Tutto quello che volevano era fare in fretta, in fretta, in fretta”.
Secondo un’e-mail inviata dall’International Alliance of Theatrical Stage Employees ai suoi membri, la pistola di scena conteneva un “live single round”, ossia un solo colpo. Secondo quanto ricostruito, i protocolli di sicurezza standard sulle armi da fuoco nell’industria cinematografica non sono stati seguiti col necessario rigore.
Poche ore prima dell’omicidio, parte della troupe cinematografica, aveva lasciato il set per protestare contro le condizioni di lavoro. Lamentavano gli orari eccessivi, i lunghi viaggi per raggiungere il set e i pagamenti arretrati.
La casa di produzione ha dichiarato: “La sicurezza del nostro cast e della nostra troupe è una priorità assoluta per Rust Productions e per tutti coloro che sono coinvolti nel business, anche se non abbiamo ricevuto alcun reclamo ufficiale in merito alla sicurezza di armi o accessori sul set, rivedremo le nostre procedure interne, mentre la produzione sarà interrotta”.