Puglia: 32 indagati per associazione mafiosa

Questa mattina i Carabinieri del R.O.S, col supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri territorialmente competenti e dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori “Puglia”, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari a carico di 32 soggetti indagati a vario titolo per associazione mafiosa aggravata dalla disponibilità di armi, traffico di stupefacenti, tentato omicidio, porto abusivo e detenzione di armi, intestazione fittizia, autoriciclaggio, favoreggiamento personale, estorsioni, truffe aggravate, furto aggravato e ricettazione, aggravati dal metodo mafioso e compiuti al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa operante nel comprensorio garganico di Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Vieste.

Si tratta di un sodalizio, a suo tempo facente parte di un più vasto aggregato criminale riconducibile ai “Montanari”, che, secondo le acquisizioni investigative accolte dal Gip, in un’ideale continuità evolutiva, rappresenterebbe l’attuale assetto della componente facente originariamente capo alla famiglia Romito.

Secondo l’impostazione accusatoria, la suddetta organizzazione, a seguito della strage di San Marco in Lamis del 9 agosto 2017, in cui perse la vita Mario Luciano Romito, si sarebbe rimodulata in una compagine che può essere ribattezzata clan “Romito-Lombardi-Ricucci”.

Le indagini hanno consentito di acquisire elementi gravemente indiziari, sotto il profilo funzionale, del salto di qualità del sodalizio mafioso, capace di associare ad un modello di mafia militare un più evoluto schema operativo di mafia degli affari, con una penetrante capacità di infiltrazione nel comparto agroalimentare legato alle principali risorse del territorio (la pesca e l’agricoltura).

Nel corso dell’operazione il R.O.S. ha dato esecuzione a n.13 provvedimenti di sequestro preventivo di beni mobili e immobili e “per equivalente”, fino alla concorrenza complessiva di 6 milioni 945 mila euro circa, a carico degli indagati, quale quantificazione del profitto dei reati accertati negli specifici settori.

L’odierna operazione costituisce ulteriore importante progressione della manovra investigativa e giudiziaria tesa a contrastare le attività mafiose nel comprensorio garganico, evidenza tangibile dell’attenzione e dell’impegno messi in campo da parte dello Stato per l’affermazione della legalità, con un’azione sinergica di Procura Distrettuale e Procura Nazionale.

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