Riapertura centrali a carbone. L’ipotesi del Presidente del Consiglio

Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato. Il governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell’energia, ove questo fosse necessario“.

Una possibilità per compensare l’uso del gas russo

Il Presidente del Consiglio ,Mario Draghi, annuncia così in Aula, la possibilità di riaprire le vecchie centrali per compensare l’uso di gas  proveniente dalla Russia.La modalità sarà quella dell’accendi-spegni in una sorta di realpolitik energetica dedicato alla possibilità di riaprire le centrali a carbone per colmare “eventuali” mancanze di gas russo nell’immediato.

Le forniture che arrivano da Mosca non hanno subito interruzioni fino ad ora, anche il secondo pacchetto delle sanzioni europee non ha previsto interventi tali da generare una contro risposta in questo ambito da parte di Vladimir Putin, che ha pure convenienza, oltre che necessità, nel tenere aperti i rubinetti.

Le centrali a carbone hanno un ruolo ancora significativo in Italia. Come illustra Terna, il sistema elettrico italiano conta ancora su circa 6 GW di capacità di generazione da carbone distribuiti su sette centrali, circa il 10% della capacità termoelettrica totale in Italia. Due delle centrali , già avviate alla riconversione ,sono state riattivate lo scorso dicembre proprio in seguito alle prime avvisaglie della crisi ucraina.

Sette le Centrali in funzione

Attualmente nel Paese vi sono ancora sette centrali a carbone in funzione: si stratta della centrale “Eugenio Montale” di Vallegrande (La Spezia), la centrale “Andrea Palladio” di Fusina (Venezia), la centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, la centrale “Federico II” di Brindisi e la centrale “Grazia Deledda” di Portoscuso (Sud Sardegna), la centrale di Monfalcone (Gorizia) e quella di Fiume Santo (Sassari). Le prime cinque appartengono all’Enel, quella di Monfalcone alla A2A e l’ultima, quella di Fiume Santo, al gruppo energetico ceco EPH

In Sardegna l’unica miniera di carbone attiva

In Italia, esiste soltanto una miniera di carbone attiva, e si trova in Sardegna: è la Sulcis Iglesiente. Secondo le più recenti stime, produce circa un milione di tonnellate all’anno di carbone, di cui soltanto poche centinaia, se non decine, finiscono nelle centrali sparse su tutta la penisola.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it