Nazionale ucraina di nuoto sincronizzato fuggita dalla guerra e arrivata a Roma

La nazionale ucraina di nuoto sincronizzato, medaglia olimpica e mondiale, trova la salvezza ad Ostia. Tre giorni di viaggio per fuggire dalla guerra: dopo aver superato il confine e raggiunto Budapest, con l’aiuto della Federnuoto la nazionale ucraina del nuoto sincronizzato è arrivata in Italia.

Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, ieri diceva: “Il primo gruppo è pronto a partire. Per motivi di sicurezza non è possibile aspettare l’arrivo delle altre atlete e allenatrici che dovrebbero raggiungere il confine nella giornata di domani. Organizzeremo dei trasporti per portarle direttamente al centro federale di Ostia e raggiungere il resto della squadra che attendiamo martedì mattina. Nel frattempo stiamo ricevendo altre domande di assistenza e stiamo verificando come intervenire”.

Si tratta delle atlete Marta Fiedina, Sofiia Matsiievska e del tecnico Yevheniia Lykhman, partite da Charkiv; l’allenatrice Valeriia Mezhenina, in compagnia di altre due atlete, che e di Sofiia Spasybo in fuga coi genitori, ricongiunta al confine con le compagne e che sono state condotte direttamente a Roma.

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