Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’UE oggi e domani a Versailles sotto la presidenza francese. I leader dell’Unione europea dovrebbero inviare all’Ucraina, ma anche a Georgia e Moldavia, “un segnale politico sulla loro appartenenza alla famiglia europea“, pur senza potersi lanciare in una procedura accelerata di adesione.
Secondo fonti dell’Eliseo, dopo che l’UE ha lanciato lunedì la procedura di esame delle domande di adesione, la Francia ritiene che per i tre candidati si debbano “inventare nuove forme di avvicinamento all’UE, un rafforzamento della cooperazione in settori economici, dell’istruzione e della ricerca, oltre che nella cooperazione politica“.
I Capi di Stato dei tre paesi candidati potrebbero – secondo voci che circolano a Versailles – “essere associati alle riunioni del Consiglio europeo in modo più regolare”. Tuttavia, secondo l’Eliseo, “non sarà un’adesione a mettere fine alla guerra”.
Secondo diverse fonti europee a Versailles, la proposta della Francia di adottare un nuovo piano di rilancio europeo sul modello del Recovery Plan da 800 miliardi non raccoglie consensi unanimi.
In particolare, la Germania appare piuttosto ostile a questa proposta che prenderebbe la forma – secondo fonti dell’Eliseo – di un prestito comune per ammortizzare le conseguenze della guerra in Ucraina. “L’argomento non è in agenda“, ha tagliato corto il Ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, e come lui sono ostili a una nuova mutualizzazione del debito diversi paesi dell’Europa del nord.
Poco prima dell’inizio del vertice il Premier Mario Draghi, ha confermato di aver avuto “un lungo incontro con Macron. Italia e Francia sono allineate con l’UE“.