Di Bucha una sola versione: il massacro dei civili
E sulle paventate versioni che si ventilano già sui fatti di Bucha resta fermo. “Il mondo può vedere che i russi hanno fatto ciò che l’esercito russo ha fatto a Bucha mantenendo la città sotto la loro occupazione, il mondo deve ancora vedere cosa hanno fatto in altre città occupate del nostro paese. La geografia può essere diversa o varia, ma la crudeltà è la stessa come gli stessi sono i crimini e la loro responsabilità deve essere inevitabile. Abbiamo prove decisive, ci sono immagini satellitari, possiamo condurre indagini complete e trasparenti”, ha assicurato. Poi ha invocato il processo “per crimini di guerra” evocando “il tribunale di Norimberga”.
Forze russe come ISIS: “vogliono ridurci in schiavitù”
Sull’avversario nessuno sconto, mettendo insieme le forze russe e l’ISIS. “I russi si sentono colonizzatori, vogliono la nostra ricchezza, vogliono ridurci in schiavitù, vogliono farci diventare schiavi muti. Stanno rubando tutto, dal cibo ai gioielli”, dice. E aggiunge: Mosca vuole “distruggere sistematicamente ogni diversità etnica e religiosa”. Nessuno sconto per Putin che definisce “il più grande criminale del pianeta”.
Poi l’attacco finale, dopo la Russia e Putin, tocca proprio alla stessa Organizzazione delle Nazione Unite. Zelensky invoca “modifiche dell’intero sistema”. Una scelta quella che Zelensky sembra pretendere dall’ONU: “o difende il diritto internazionale o può anche chiudere”, dice. E continua sul potere di veto che la Russia ha insieme a Francia, USA, Regno Unito e Cina: “non può significare diritto di uccidere” asserrisce. Quindi, sintetizza: la Russia “va rimossa” dal Consiglio di sicurezza.
Poi l’applauso e, infine, l’ultimo (tragico) atto. Un filmato con immagini raccapriccianti di civili, inclusi bambini, uccisi a Irpin, Dymerka e Motyzhin.