Zelensky a Consiglio Sicurezza ONU: la Russia “va rimossa”

Questo pomeriggio il Presidente Volodymir Zelensky entra nel Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite tramite un video messaggio molto duro. Grave per i danni del Paese che rappresenta, grave per le accuse senza sconti.
Parte dal suo Paese, dai suoi cittadini. “Sono stati uccisi nelle case, nei loro appartamenti, facendo saltare in aria le nonne. I civili sono stati schiacciati dai carri armati mentre erano seduti nelle loro auto in mezzo alla strada. Solo per loro piacere. Hanno tagliato gli arti, gli hanno tagliato la gola gli hanno tagliato la gola, le donne sono state violentate e uccise davanti ai loro figli”, dice Zelensky.

Di Bucha una sola versione: il massacro dei civili

Poi arriva a Bucha, che ha visitato ieri. “L’esercito russo ha cercato e ucciso di proposito chiunque servisse il nostro Paese – prosegue il Presidente – hanno ucciso donne fuori dalle loro case quando hanno appena provato a chiamare chi era vivo. Hanno ucciso intere famiglie, adulti e bambini e hanno cercato di bruciare i corpi. I civili sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco alla nuca dopo essere stati torturati. Alcuni di loro sono stati fucilati per le strade. Altri sono stati gettati nei pozzi”.

E sulle paventate versioni che si ventilano già sui fatti di Bucha resta fermo. “Il mondo può vedere che i russi hanno fatto ciò che l’esercito russo ha fatto a Bucha mantenendo la città sotto la loro occupazione, il mondo deve ancora vedere cosa hanno fatto in altre città occupate del nostro paese. La geografia può essere diversa o varia, ma la crudeltà è la stessa come gli stessi sono i crimini e la loro responsabilità deve essere inevitabile. Abbiamo prove decisive, ci sono immagini satellitari, possiamo condurre indagini complete e trasparenti”, ha assicurato. Poi ha invocato il processo “per crimini di guerra” evocando “il tribunale di Norimberga”.


Forze russe come ISIS: “vogliono ridurci in schiavitù”

Sull’avversario nessuno sconto, mettendo insieme le forze russe e l’ISIS. “I russi si sentono colonizzatori, vogliono la nostra ricchezza, vogliono ridurci in schiavitù, vogliono farci diventare schiavi muti. Stanno rubando tutto, dal cibo ai gioielli”, dice. E aggiunge: Mosca vuole “distruggere sistematicamente ogni diversità etnica e religiosa”. Nessuno sconto  per Putin che definisce “il più grande criminale del pianeta”.

Poi l’attacco finale, dopo la Russia e Putin, tocca proprio alla stessa Organizzazione delle Nazione Unite. Zelensky invoca “modifiche dell’intero sistema”. Una scelta quella che Zelensky sembra pretendere dall’ONU: “o difende il diritto internazionale o può anche chiudere”, dice. E continua sul potere di veto che la Russia ha insieme a Francia, USA, Regno Unito e Cina: “non può significare diritto di uccidere” asserrisce. Quindi, sintetizza: la Russia “va rimossa” dal Consiglio di sicurezza.

Poi l’applauso e, infine, l’ultimo (tragico) atto. Un filmato con immagini raccapriccianti di civili, inclusi bambini, uccisi a Irpin, Dymerka e Motyzhin.

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