Fra le vittime di Bucha c’è anche Ilya Ivanovich Navalny. Il suo passaporto è stato trovato accanto a un cadavere per terra. Tutto indica che lo hanno ucciso a causa del suo cognome.
Su questo tragico accaduto ha scritto Alexei Navalny su Twitter: “Una persona del tutto innocente è stata uccisa dai boia di Putin (con quale altro nome potrei chiamarli? sicuramente non ‘soldati russi’) perché è un mio omonimo. A quanto pare, speravano fosse un mio parente”.
Navalny ha spiegato di non sapere se si tratti o meno di un suo parente ma che nel villaggio, lo stesso da dove proveniva suo padre, ci sono molte persone con il suo stesso cognome. Più tardi la sua portavoce ha confermato, sempre su Twitter, che la vittima era effettivamente un suo lontano parente.
“Questa guerra è stata scatenata da un maniaco delirante ossessionato da alcune sciocchezze sulla geopolitica, la storia e la struttura del mondo. Questo maniaco non si fermerà da solo. Lui, come un tossicodipendente, si è appassionato alla morte, alla guerra e alle bugie. Ha bisogno di questo per mantenere il suo potere”, ha aggiunto Navalny in un altro tweet.