Iran, avviata produzione uranio arricchito. L’allarme di AEIA

L’Iran ha avviato la produzione di uranio arricchito al 60%, un livello di poco inferiore al 90% richiesto per realizzare bombe atomiche, nel suo impianto di Fordow, a nord-est della città di Qom. Lo ha comunicato lo stesso Paese con una nota ufficiale, diramata dall’Agenzia di stampa statale IRNA. Lo conferma anche l’AIEA.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica lancia un nuovo allarme: oltre la produzione, anche il divieto di accedere ai siti nucleari o di monitorarli. L’ultimo accesso, infatti, risale a due anni fa. A cinque mesi fa invece la rimozione delle apparecchiature di sorveglianza.

Non un possibile ordigno nucleare

In ogni caso, secondo le ultime rilevazioni degli esperti, l’Iran non avrebbe ancora abbastanza uranio arricchito per trasformarlo in anche un solo ordigno nucleare.

La condanna ha carattere internazione. Si uniscono anche Londra, Parigi e Berlino. Le tre potenze europee puntano il dito contro l’espansione del programma nucleare iraniano: non ha “alcuna giustificazione civile credibile” ed è una “sfida al sistema globale di non proliferazione”. Così in una dichiarazione congiunta.

(foto di Pixabay)


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