Lega: “Entro cinque anni niente più canone Rai”

Nella bozza del ddl Lega, dal titolo ‘Modifiche al testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici in materia di servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, riduzione e abolizione del canone di abbonamento e disciplina della società concessionaria del servizio pubblico’, è prevista “una progressiva riduzione dell’importo del canone Rai, con un taglio a cadenza annuale del 20 per cento, fino al suo totale azzeramento” e con un nuovo canale “interamente dedicato alla trasmissione di programmi e rubriche di promozione culturale, nel quale non possono essere trasmessi spot”. 

A quanto pare il partito di Matteo Salvini vuole ridisegnare la Rai, partendo proprio dal canone. Secondo i leghisti, dovrà essere seguito un percorso che miri, entro 5 anni, a togliere il canone. Già da oggi, inoltre, è previsto che “laddove sussista ancora oggi l’impossibilità di accesso alla rete o l’impossibilità di fruizione del servizio da parte degli utenti per motivi estranei alla propria volontà, il pagamento del canone di abbonamento non è dovuto”.

La richiesta della Lega è quella di “un’informazione fruibile e condivisibile offerta tramite televisione, radio e altri dispositivi multimediali diffusa attraverso le diverse piattaforme che risponda, prioritariamente, ai compiti di libertà, completezza, obiettività e pluralismo dell’informazione, nonché di valorizzazione delle identità locali e delle minoranze linguistiche”. È stato stilato anche un elenco di programmazioni, dedicate al ruolo delle donne nella vita sociale, culturale ed economica del nostro Paese, “nonché nelle istituzioni e nella famiglia, valorizzandone le opportunità, l’impegno e i successi conseguiti nei diversi settori, in adempimento ai principi costituzionali”.

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