Mancano quindici giorni alle elezioni presidenziali in Turchia e Erdogan in questa mandata elettorale dovrà confrontarsi con un bel numero di sfidanti.
Non è ancora chiaro come stia davvero l’attuale Presidente, che come ricordato nei giorni scorsi, è sotto osservazione medica ma non ricoverato in ospedale. La sua campagna elettorale attualmente è ad uno stallo dopo il malore avvenuto in diretta TV. Erdogan ha trascorso l’ultimo mese in campagna elettorale, presenziando fino a tre eventi al giorno, anche in città diverse della Turchia ed e’ reduce dal mese di digiuno del Ramadan in cui ha cenato quasi ogni sera in un diverso luogo dell’area colpita dal sisma dello scorso 6 febbraio. Il ministro della Comunicazione turco la sera di mercoledi aveva emesso un comunicato, smentendo categoricamente che Erdogan avesse avuto un infarto.
Ma chi sono i suoi “sfidanti” a queste elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 14 maggio? Va detto che il voto per i residenti all’estero è già cominciato come ad esempio in Germania dove i turchi residenti sono stati chiamati a esprimere il loro voto nelle 16 città tedesche che dispongono di un consolato turco.
Sono tre gli uomini che sfidano Recep Tayyip Erdogan, leader del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp): Kemal Kılıçdaroğlu, segretario del partito repubblicano di ispirazione kemalista dal 2010, Kılıçdaroğlu sta conquistando l’elettorato con la sua pacatezza e con la sua serietà. Originario della provincia orientale di Tunceli, Kılıçdaroğlu è cresciuto in una famiglia povera e di fede alevita, una minoranza religiosa spesso perseguitata in Turchia; Muharrem İnce, ex leader del Chp, Ince ha rotto con il partito repubblicano dopo la sconfitta alle presidenziali del 2018 e ha fondato a maggio del 2021 il Partito della patria. Originario di Elmalik, città che affaccia sul mare di Marmara, si è laureato in Fisica e chimica all’università di Bursa e lavora come insegnante e infine Sinan Oğan.
La carriera politica di Oğan si è svolta principalmente all’interno del partito nazionalista Mhp, alleato di Erdogan, da cui è stato espulso nel 2015 e nel 2017 per aver criticato il suo leader, Devlet Bahceli. Alle prossime presidenziali sarà sostenuto da tre piccoli partiti di destra nazionalisti, ma non dovrebbe superare il due per cento delle preferenze.
Nonostante l’incertezza dei sondaggi, il vero sfidante di Erdogan alle prossime elezioni sembra essere Kemal Kılıçdaroğlu, ma difficilmente uno dei due candidati riuscirà a portare a casa la vittoria al primo turno. Nel caso di ballottaggio dipenderà molto dalle indicazioni di voto dei due esclusi.