Un anno fa moriva un campione: Kobe Bryant

Un anno fa, il 26 gennaio 2020, il mondo dello sport e non, fu scosso dalla notizia della morte di Kobe Bryant in un incidente con l’elicottero.

Dunque, la star del basket NBA ci lasciò in maniera improvvisa, causando dolore ed emozione tra gli appassionati di basket e gli sportivi in generale, increduli davanti a quella notizia. Non fece scalpore solo per la morte del campione, ma anche perché nello stesso incidente, morirono altre 8 persone, tra cui la figlia Gianna, di soli 13 anni.

Senza dubbio, Bryant era uno di quegli sportivi amati e conosciuti ovunque. Ha vinto anche un Premio Oscar grazie al cortometraggio animato intitolato Dear Basketball, tratto dalla lettera di addio al basket.

Inoltre, Kobe ha vinto più di 5 titoli NBA conquistati con i Los Angeles Lakers e due ori olimpici con la Nazionale Usa a Pechino 2008 e Londra 2012.


Kobe Bryant aveva un grande amore per l’Italia, un legame speciale, in quanto lui è cresciuto proprio, qui, nel nostro Paese, perché il papà giocava in squadre italiane e infatti parlava ancora molto bene la nostra lingua.

In questo anno è cambiato tanto il mondo e la nostra Italia: Kobe Bryant è morto poco prima dell’inizio della pandemia da noi, quando si diceva fosse solo “cinese”.

In poche settimane, da quella data, sarebbe cambiato tutto e probabilmente, Kobe e la figlia Gianna non avrebbero mai preso quell’elicottero o comunque non ci sarebbero state tutte quelle persone, perché sarebbe stato quello che orami chiamiamo “assembramento”.

La morte di Bryant è stata solo l’inizio di un anno difficile per tutto il mondo.

Oggi ci saranno tantissime manifestazioni, ovviamente tendendo in considerazione il Covid, per ricordare questo grande campione e la sua “piccola”, morti tragicamente un anno fa, a iniziare dagli NBA che ricorderà una delle stelle più luminose della storia del basket.

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