Il 6 luglio è la giornata dedicata al gesto più semplice e romantico del mondo: il bacio.
La festa è nata in Gran Bretagna, ma celebra un gesto talmente bello e terapeutico che tutti dovremmo cominciare a celebrarla come si deve.
Sembrerebbe che il primato spettina noi Italiani che secondo recenti sondaggi siamo tra i primi posti nella classifica mondiale dei “baciatori”. Si stima, infatti, che circa il 75% della popolazione si dedichi al bacio più volte durante la settimana, mentre la media mondiale si assesta intorno al 56%.
Si dice anche che baciate comporti molti benefici perché sembrerebbe migliorare la resistenza ad allergie, rafforzando il sistema immunitario.
Nella maggior parte dell’Occidente, il bacio è una manifestazione di amore e di affetto, ma, ad esempio, in Cina non si è soliti scambiarsi baci per motivi igienici e in Giappone è addirittura ritenuto sconveniente baciarsi in pubblico.
Anche in alcuni Paesi Africani, come il Kenia, i Masai lo vedono come un gesto impuro e la tribù Samburu pensa che la bocca serva solo ed esclusivamente per alimentarsi.
Gli Eschimesi, per baciarsi si sfregano, invece, simpaticamente i nasi con gli occhi chiusi, mentre in Thailandia sono soliti, prima di scambiarsi un bacio, di annusare le labbra della persona per un bacio omnisensoriale.
Im Papua Nuova Guinea, insieme al semplice bacio, si mordono le sopracciglia e un ciuffo di capelli dell’altra persona: un bacio fin troppo sensuale da essere praticato con tutti.
(foto Pixabay)