Tajani commemora le vittime italiane di Marcinelle. Cerimonia in Belgio

E’ iniziata al Bois du Cazier la cerimonia per il 67/o anniversario della tragedia di Marcinelle, dove morirono 262 minatori, di cui 136 italiani e come da tradizione ha avuto inizio nel piazzale antistante la miniera. Sono presenti, oltre alle autorità locali e federali belghe, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la Regina emerita del Belgio Paola Ruffo di Calabria, l’ambasciatore italiano in Belgio Federica Favi e l’ambasciatore italiano presso la Nato Marco Peronaci.

La cerimonia è iniziata con la benedizione della campana ‘Maria Mater Orphanarum’, seguita dai 262 rintocchi che hanno ricordato le vittime della tragedia del 1956. I loro nomi, come ogni anno, sono stati letti uno ad uno, di fronte ad una platea rimasta in commosso in silenzio. Subito dopo il sorvolo di due Tornado del sesto stormo dell’Aeronautica italiana ha chiuso la prima parte della commemorazione.

Furono oltre  cento i minatori italiani che persero la vita nella miniera belga dove lavoravano in condizioni drammaticamente molto difficili. “Sono degli eroi del lavoro, sono i nostri migliori rappresentanti, sono coloro che hanno permesso al nostro Paese di diventare la seconda potenza economica dell’Unione europea, sono coloro che hanno permesso la crescita dell’Italia. Se oggi siamo nel G7 lo dobbiamo anche a loro”. Queste le parole del  Vice Premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riferendosi alle vittime italiane della tragedia di Marcinelle, di cui si celebra oggi il 67/o anniversario.

Dobbiamo continuare a lavorare, anche per una maggior sicurezza nel lavoro, ma questi caduti vanno sempre ricordati e a loro va reso omaggio perché questo non accada mai più, ma soprattutto dobbiamo essere fieri di questi italiani che a prezzi di grandissimi sacrifici hanno permesso al nostro Paese di rialzarsi dopo la fine della seconda guerra mondiale“, ha aggiunto Tajani.

La tragedia di Marcinelle, ha sottolineato il Ministro, rappresenta per l’Italia un monito ma anche un simbolo, un simbolo positivo del sacrificio di tanti italiani che hanno permesso all’Italia di crescere economicamente e di risolvere problemi economici che sembravano insuperabili”.


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