Nove arresti per un gruppo informale di ispirazione anarco-insurrezionalista, operante in Carrara presso il Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi”. L’accusa è di attività di propaganda sovversiva mediante la redazione, la stampa e la diffusione sull’intero territorio nazionale del periodico clandestino denominato “Bezmotivny – Senza Motivo”. Oltre ad altri capi di imputazione.
Tramite il giornale i 9 avrebbero partecipato, condividendone e diffondendone dinamiche e strategie, all’organizzazione di natura eversivo-terroristica “Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale” (FAI/FRI). Questa, strutturata in base a un modello federativo composto da “gruppi d’azione o singoli individui” per il compimento di “azioni dirette” (atti di violenza) finalizzate alla “distruzione dello Stato”.
Propaganda sovversiva, proselitismo, diffusione di scritti di Cospito
In particolare, le accuse. In primis, attività di propaganda sovversiva attuata attraverso la creazione la stampa e diffusione sull’intero territorio nazionale, anche con strumenti informatici e telematici, di una pubblicazione clandestina quindicinale principale strumento di promozione e diffusione del messaggio anarchico più oltranzista, la cui prima edizione speciale risale al dicembre 2020. Da qui, attività di proselitismo, tramite la rivista, nei confronti di giovani anche minorenni. Infine, progettualità di lotta anarchica internazionale da attuarsi mediante il rafforzamento dei rapporti con soggetti e gruppi anarchici eversivi operanti all’estero.
Le altre accuse? Aver dato notizia di fatti costituenti reato commessi in varie parti nel mondo, aver pubblicato interviste e scritti di Alfredo Cospito e Sorroche Fernandez Juan Antonio. Ancora, l’accusa di aver pubblicato articoli in cui istiga ad attuare “l’attacco rivoluzionario” indicando obbiettivi specifici quali le carceri e le “risorse umane che rendono possibile l’esistenza del carcere”, “la rappresaglia”, la distruzione di questa società e la rivolta contro “giudici e pennivendoli” , a colpire obbiettivi umani, “ad affilare i coltelli” per “tornare a fare paura”, a prepararsi alla guerriglia (in previsione del G20 di Roma del 30 e 31 ottobre 2021), ” ad attaccare tutta la filiera, più visibile in chi produce e vende armi…meno evidente ma non meno importante in chi finanzia e studia le tecnologie militari.
La celebrazione degli atti sovversivi, Cospito e non solo
Nelle pubblicazioni anche la celebrazione del ferimento, ad opera di Alfredo Cospito e Nicola Gay, dell’Asmministratore delegato di Ansaldo Nucleare, nonché le bombe spedite al colonnello della Folgore Alessandro Albamonte nel 2011 e al SAPPE di Modena, al Presidente di Confindustria Brescia. Ancora, l’apologia dell’attentato terroristico posto in essere contro la sede della Lega a Villorba nell’agosto del 2018 ed in relazione al quale la Corte di Assise di Treviso ha condannato Sorroche Fernandez Juan Antonio alla pena di 28 anni di reclusione riconoscendo la finalità terroristica del gesto.
Nelle rivendicazioni, anche l’attacco all’ambasciatrice Schlein
La rivista, inoltre, ha riservato ampio spazio alla pubblicazione delle rivendicazione degli attentati più significativi e di maggiore impatto mediatico, anche allo scopo di stimolare i lettori a compierne di ulteriori. Tra questi, si ricordano gli articoli inerenti l’attentato perpetrato ad Atene nei confronti di Susanna Schlein, vice Ambasciatrice italiana in Grecia il 2 dicembre 2022.
Ancora, una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il cui onore e prestigio è stato offeso in un articolo pubblicato dopo il discorso pronunciato il 18.10.2022 in occasione della inaugurazione dell’anno accademico della Università di Pisa (4 degli indagati rispondono infatti anche del reato dui cui all’art. 278 c.p.).
Nello svolgimento della indagine e nella formulazione della richiesta di applicazione di misure cautelari si è tenuto conto che la libertà di pensiero, il diritto di cronaca e quello di critica non sono assoluti, ma che questi trovano limiti nella necessità di proteggere altri beni costituzionalmente tutelati e nell’esigenza di prevenire o far cessare turbamenti della sicurezza pubblica, la cui salvaguardia costituisce finalità immanente al sistema (Cassazione
Gli indizi a carico degli indagati sono stati raccolti grazie ad una attività di intercettazione telefonica e telematica, unitamente ad attività di pedinamento ed osservazione.