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Caivano: individuato il branco che stuprò le due cuginette

È composto da 7 minorenni e 2 maggiorenni il branco che a Caivano ha stuprato le due cuginette di 10 e 12 anni.

Per gli abusi di gruppo sono state eseguite dai carabinieri di Napoli due distinte ordinanze di misura cautelare nei confronti dei 9 giovanissimi emesse dal gip presso il Tribunale per i minorenni di Napoli e dal gip presso il Tribunale di Napoli Nord. 

In totale sono nove le persone agli arresti: due maggiorenni sono finiti in carcere, sei minorenni in istituto penale minorile e uno in comunità. Il più piccolo tra i protagonisti di questa vicenda ha 14 anni e il più grande è un diciannovenne. All’interno del branco anhe il ragazzo di una delle due ragazzine abusate; secondo gli inquirenti, la costringeva ad avere rapporti sessuali con lui picchiandola con un bastone.

Non solo videoregistrazioni dei rapporti sessuali ai quali le due cuginette di Caivano erano costrette ma addirittura anche la diretta dello stupro diffusa da uno degli stupratori attraverso una videochiamata di gruppo. Una violenza sessuale avvenuta in casa di uno degli indagati e mostrata grazie a una videochiamatacon la quale il ragazzino faceva vedere agli altri del gruppo come abusava di una delle cuginette.

le due vittime li hanno riconosciuti in foto. Uno per uno, e per ogni ragazzo individuato il ruolo che hanno avuto durante i ripetuti abusi sessuali. L’inchiesta, come riferiscono gli inquirenti delle procure di Napoli Nord e dei Minori, è nata dalla denuncia presentata dal padre di una delle piccole. “Temeva che le violenze continuassero e che fossero diffusi i video dello stupro“, spiegano.

Così le bimbe sono state ascoltate e poi messe “in sicurezza” fuori da Caivano. “Durante le attività di indagine, tuttora in corso di approfondimento veniva acquisita documentazione sanitaria, fatti sopralluoghi e sequestrati i telefoni cellulari in uso agli indagati, successivamente sottoposti ad analisi“, aggiungono gli inquirenti. Dalle chat e dai messaggi e video recuperati da telefoni e computer è venuto fuori il quadro raccapricciante degli abusi.

 

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