Un cartoon racconta ai giovani approccio “One Health”

I giovani scendono in piazza in difesa dell’ambiente, conoscono gli obiettivi dell’Agenda 2030 ma l’88% di loro – secondo l’indagine nazionale ‘Scuola e One Health’ promossa da Fondazione Msd – non ha mai sentito parlare di One Heath.

“Per questo motivo vogliamo parlare ai nostri ragazzi di temi quali prevenzione e salute globale evitando approcci ideologici, utilizzando dei cartoon in stile Tik Tok, quindi senza parlato, ma in grado di stimolare e spiegare l’interconnessione che esiste tra esseri umani, animali, piante e ambiente e l’impatto che questi indissolubili legami possono avere sulle nostre vite”. A dirlo all’Adnkronos Salute Andrea Grignolio, professore di Storia della Medicina dell’Università Vita e Salute San Raffaele, in occasione della presentazione oggi a Roma del progetto ‘One Health Project – Scuole in azione’ promosso da Eikon Strategic Consulting Italia Società Benefit e da Healthware Group con il contributo non condizionante di Fondazione Msd.

Grignolio ha curato la supervisione scientifica di Care-Toons, progetto di Fondazione Msd voluto per accendere la curiosità tra i più giovani su temi fondamentali come One Health. “È molto importante insegnare, raccontare meglio l’approccio One Health alle nuove generazioni per una serie di motivi. Innanzitutto perché il concetto di salute si evolve, si è evoluto negli ultimi decenni e oggi tenere insieme diciamo salute umana, salute ambientale e animale, è diventato qualche cosa di ineludibile – spiega Grignolio -. Questo va non tanto spiegato ma raccontato. Per tale motivo abbiamo deciso di utilizzare dei video animati di un minuto e mezzo”, al momento visibili in alcune sale cinematografiche prima delle proiezioni dei flm e sui social “per aiutarli a visualizzare meglio le informazioni attraverso un linguaggio semplice e chiaro”.

E sui risultati della survey, l’esperto non ha dubbi: “Diciamo che alcuni dei dati che emergono dall’indagine sono in linea con tante altre ricerche che abbiamo fatto anche con il Cnr – sottolinea Grignolio – che ci fotografano un deficit di informazione da parte degli studenti su questi temi ma allo stesso tempo rivelano un forte desiderio e un forte sentimento di partecipazione alla vita pubblica e a mettersi in gioco in prima persona. Quindi diciamo che è inutile stracciarsi le vesti, prendiamo questa ricerca come un’occasione in più per continuare a fare formazione con lo strumento del racconto”.

  • (Grafica ONU Italia)
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