Slovacchia interrompe l’invio di armi in Ucraina

La Slovacchia interromperà l’invio di armi all’Ucraina, come annunciato dal neoeletto primo Ministro Robert Fico. Prima di recarsi al vertice dell’Unione Europea a Bruxelles, Fico ha comunicato al Parlamento la sua decisione, mantenendo così una promessa fatta durante la campagna elettorale. Ha dichiarato: “Sosterrò la cessazione degli aiuti militari all’Ucraina. L’interruzione immediata delle operazioni militari rappresenta la soluzione migliore che abbiamo. L’Unione Europea dovrebbe trasformarsi da fornitore di armi a costruttore di pace.”

Il primo ministro ha anche dichiarato che non voterà a favore di sanzioni contro la Russia senza prima valutarne l’impatto sul proprio Paese. Se queste sanzioni danneggeranno la Slovacchia, come accade nella maggior parte dei casi, non vedrà alcuna ragione per sostenerle.

Il governo precedente, guidato da Ludovít Ódor, aveva fornito un forte sostegno a Kiev dopo l’invasione russa avvenuta nel febbraio dell’anno precedente, fornendo munizioni e armi e accogliendo rifugiati ucraini attraverso le frontiere.

Tuttavia, il governo provvisorio aveva già sospeso gli aiuti militari all’inizio del mese, in seguito alla vittoria del partito Smer-Sd di Fico nelle elezioni del 30 settembre. Il nuovo primo ministro aveva condotto una campagna elettorale orientata a un cambiamento significativo, promettendo di interrompere ulteriori forniture militari, opporsi alle sanzioni contro Mosca e bloccare la potenziale adesione dell’Ucraina alla NATO.

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