Il piano di Netanyahu per la Striscia di Gaza

Ieri Benjamin Netanyahu in occasione di un’intervista realizzata da Fox NewsIsraele ha ribadito che – “Israele non cercherà di conquistare, occupare o governare Gaza dopou la guerra contro Hamas ma una “forza credibile sarà necessaria per entrare nell’enclave palestinese se necessario per prevenire l’emergere di minacce militari“.

Penso che sia chiaro – ha precisato Netanyahu – come deve essere il futuro di Gaza.  “Hamas sarà andata: dobbiamo distruggerla per il bene di tutti, per il bene della civiltà e per il bene dei palestinesi e degli israeliani” – ed ha sottolineato che il suo Governo non è d’accordo a un cessate il fuoco a Gaza – “Significherebbe arrendersi a Hamas, arrendersi al terrore e alla vittoria dell’asse del male dell’Iran. Non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi”, ha sottolineato il Premier  israeliano.

Da oggi tregua quotidiana di quattro ore.

Il futuro di Gaza non include una permanenza prolungata di Israele nella Striscia ha affermato Netanyahu. “Hamas deve essere distrutta per il bene di tutti, per il bene della civiltà e per il bene dei palestinesi e degli israeliani“, ha sottolineato, ribadendo che “Israele non cerca di governare Gaza. Non cerchiamo di occupare, ma di dare a loro e a noi un futuro migliore. Ciò che vogliamo è una Gaza smilitarizzata, deradicalizzata e ricostruita. Ciò richiede la sconfitta di Hamas. Ho fissato degli obiettivi. Non ho fissato un calendario perché può volerci più tempo”.

Netanyahu ha ammesso che le operazioni non sono progredite al ritmo che aveva inizialmente previsto, ma ha definito il sostegno del Congresso degli Stati Uniti e di Biden come “molto, molto importante” per il successo complessivo delle operazioni dell’IDF. “Ci vuole un po’ più tempo di quanto sperassi” – ha detto Netanyahu

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