“Meloni dice due cose: una vera, l’altra falsa“. Luigi Di Maio, ex Ministro degli Esteri, interviene sul tema del Mes, al centro dello scontro in particolare tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’ex Premier Giuseppe Conte, alla guida dell’esecutivo che comprendeva anche Di Maio.
“In questi ultimo anno spesso ho sostenuto questo presidente del Consiglio”, e su alcune scelte “mi sono anche ricreduto come italiano. Ieri la presidente Meloni ha deciso di esibire un documento in Aula, sostanzialmente ha messo in dubbio l’onore con cui ho ricoperto l’incarico” da ministro degli Affari esteri – dice Di Maio ospite del programma di La7 “Piazzapulita”.
“Sostanzialmente Meloni dice due cose: una vera, l’altra falsa. Il governo Conte ha votato la ratifica del Mes- lo ha fatto all’Eurogruppo, in Parlamento, all’Eurosummit – poteva non farlo? Sì, ma ha deciso che non era una minaccia per l’Italia. La stessa cosa può fare Meloni. Ciò che dice di falso -mi spiace dirlo- è che io abbia firmato un mandato a un ambasciatore in un momento in cui non ero nel pieno dei miei poteri, ma quel documento che lei ha mostrato in Aula al Senato porta la data del 20 gennaio 2021, il governo Conte è caduto il 26” – afferma di Maio, oggi Rappresentante speciale dell’UE per la Regione del Golfo. “Quindi – va avanti Di Maio – quando ho firmato quell’atto il governo era nel pieno dei suoi poteri“.
Inoltre l’ex Ministro mostra anche un documento precedente, risalente a fine novembre, in cui si evince l’ok dell’Italia: “Un mese prima si era già deciso tutto, all’Eurogruppo”. “Io sono abituato agli attacchi, ma dire che anche degli ambasciatori siano complici di un complotto non è giusto né istituzionale. Quando si dice che è stato approvato alla chetichella” dal Governo Conte, io ricordo le fibrillazioni che scossero in particolare uno dei partiti di maggioranza” – dice Di Maio, non nominando, ma con un chiarissimo riferimento al M5S.
C’è spazio anche per una battuta sul proprio futuro. Di Maio tornerà in politica? “Da un punto di vista di mia serenità personale non sto pensando assolutamente a questo, sto cercando di svolgere al meglio il mio mandato. In futuro voglio essere più Luigi e meno Di Maio“.