Dopo il Pandoro griffato Chiara Ferragni la Procura di Milano indaga anche sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi. Pochi giorni fa è stata aperta un’inchiesta senza indagati o titolo di reato sul caso del Pandoro Pink Christmas. Caso finito alle cronache per la questione legata alla campagna di beneficenza dell’influencer.
Oggi, riporta ANSA, il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti pure sull’operazione legata alle uova pasquali. Dolci Preziosi ha subito chiarito di non avere responsabilità nell’affaire beneficenza.
La Ferragni, giorni fa, aveva chiesto scusa per l’accaduto: “Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed è quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini“.
La Ferragni ha identificato gli errori che hanno portato al configurarsi della sanzione: “Mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficienza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci“.
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