Gazzetta del Mezzogiorno e ANSA rendono noto che i Carabinieri del Nucleo operativo ed ecologico di Lecce si sono recati ieri negli uffici dell’ex Ilva di Taranto. Il loro obiettivo era eseguire un ordine di acquisizione di documenti relativi alle emissioni rispetto al benzene, con particolare focus sulla zona cokeria.
L’acquisizione documentale è stata disposta dai Pm Buccoliero e Ciardo. Si ipotizza, infatti, un’inchiesta per i reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose. A dare il via alle operazioni i diversi picchi periodici di benzene registrati negli ultimi mesi, segnalati da Arpa Puglia. Non è stato però superato il valore di soglia previsto dalle normative. Tuttavia, i picchi hanno comunque indotto il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a firmare un’ordinanza di fermo dell’area.
Il primo cittadino si era convinto a firmare il documento in assenza di interventi sulla riduzione delle emissioni, ma in tutta risposta Acciaierie d’Italia e Ilva in AS avevano fatto ricorso. Il Tar di Lecce aveva concesso la sospensiva, rinviando ulteriormente ogni determinazione in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea.
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