Caso Ilaria Salis, le reazioni di Tajani e Prodi

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato a Radio Anch’io è tornato a parlare del caso Ilaria Salis, portata ieri in un’aula di tribunale, a Budapest, in catene.

Questa volta mi sembra che si sia ecceduto: si tratta di violazione delle orme comunitarie e non è in sintonia con la nostra civiltà giuridica“. Queste le parole del titolare della Farnesina, secondo cui, gli avvocati dovrebbero chiedere per la Salis gli arresti domiciliari in Italia.

Tajani ha fatto sapere che anche il Ministro Nordio segue la vicenda e che ha incontrato il padre di Ilaria. “Ho chiesto che ci sia il rispetto assoluto del diritto comunitario, perché trascinare in quella maniera un detenuto mi sembra che sia fuori luogo, non in sintonia con il nostro diritto comunitario e il rispetto di un detenuto deve sempre esserci“, ha dichiarato il Ministro.

Il leader di Forza Italia, però, ha specificato che se la ragazza sarà giudicata colpevole dovrà scontare la pena. Il rispetto della persona però non può prescindere da nulla, anche se si tratta di un detenuto. Tajani, infine, ha raccontato di aver già parlato con il Governo dell’Ungheria, consegnando un documento per chiedere che si vigilasse sul rispetto delle regole.

Anche l’ex Premier, Romano Prodi, intervistato da Sky, ha commentato la vicenda: “Vergogna. Non si fa. Ma non in Europa, in nessuno stato né africano né di nessuna altra parte del mondo. Vedere qualcuno in catene è orrendo e non ha senso. Ho pensato che Orban lo abbia fatto come provocazione. La cosa è in sé è ributtante, sono stupito che sia avvenuto, la nostra reazione dovrebbe essere più forte, anche visti i rapporti della nostra Premier con Orban“.

(Screenshot TV)

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