Il Ministro degli Esteri filippino, Enrique Manalo, nel suo intervento a nome dei leader dei paesi dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico (Asean) e dell’Australia, riuniti oggi a Melbourne, ha denunciato la minaccia o l’uso della forza per risolvere le controversie nella regione, un riferimento implicito alla Cina.
In una bozza di documento congiunto si legge – Aspiriamo a una regione in cui la sovranità e l’integrità territoriale siano rispettate e dove le differenze siano gestite attraverso un dialogo rispettoso e non attraverso la minaccia o l’uso della forza.
Il zminustro afferma che – “ tutti abbiamo la responsabilità di plasmare la regione che vogliamo condividere: pacifica, stabile e prospera”, ha affermato il ministro degli Esteri australiano Penny Wong. “Questa responsabilità è più importante che mai, poiché la natura della regione è messa in discussione“.
“Siamo di fronte ad azioni destabilizzanti, provocatorie e coercitive – ha aggiunto – compresi comportamenti pericolosi in mare e in aria e la militarizzazione degli elementi contestati”,
Le mire espansionistiche di Pechino preoccupano i Paesi del Sud Est asiatico perché potrebbero gravemente compromettere i traffici commerciali in quel corridoio marittimo.
Le Filippine esortano la Cina a smettere di minacciare e si dicono intenzionate a risolvere pacificamente le controversie marittime tra Manila e Pechino.