Chiara Cardoletti, Rappresentante Unhcr per l’Italia, prendendo spunto dalla Giirnata Internazionale della donna, scrive su X – “L’8 marzo le donne e ke ragazze sono oltre il 51% dei 114 milioni di rifugiati e sfollati nel mondo 1 su 5 è violentata. Così come la maggior parte delle donne arrivate in Italia via mare.Serve fare di più, molto di più. L’Unhcr è accanto a loro in Italia e in 137 Paesi.”
La maggior parte delle persone che arrivano in Italia per chiedere protezione sono sopravvissute alla violenza di genere, nei paesi di origine o di transito. Essa costituisce una grave violazione dei diritti umani e colpisce in modo sproporzionato le donne e le ragazze e, quando sono costrette a fuggire, il rischio aumenta significativamente.
La violenza di genere, ha ribadito in varie occasioni di incontri l’Unhcr, ha gravi ripercussioni sulla salute sessuale, fisica e psicologica delle persone che ne sono vittime e aumenta il rischio di futuri problemi di salute.
Le donne rifugiate che arrivano in Italia sono sopravvissute a violenze inimmaginabili, sia nei paesi di origine che durante la fuga asserisce l’Unhcr e sottolinea che rispondere ai loro bisogni e far sì che non accada mai più, è una priorità.