Meloni, prima leader di Governo in Libano dopo 7 ottobre 2023

La premier Giorgia Meloni ha lasciato Bruxelles in serata, per volare in Giordania e raggiungere il Libano subito dopo. Anche se i lavori del Consiglio europeo dovrebbero protrarsi, come al momento da agenda (il summit era fissato per il 17 e 18 ottobre, ndr), lei ha deciso per il fronte caldo del Medio Oriente. Non vedrà i soldati impegnati nella missione Unifil – probabilmente per questioni di sicurezza – ma la sua presenza in Libano è un chiaro segnale di vicinanza nonché di ulteriore condanna degli attacchi subiti dalle postazioni dei Caschi blu, con blitz delle Forze armate israeliane definiti dalla Presidente  del Consiglio come inaccettabili, al centro della ‘ruvida’ telefonata con il Premier Benjamin Netanyahu di domenica scorsa.

Con la visita in Giordania, in particolare, l’Italia intende ribadire il suo sostegno a una nazione che costituisce un elemento fondamentale per la stabilità della regione. La leadership giordana, hanno spiegato fonti italiane a poche ore dalla missione della Premier in Medio Oriente, è un interlocutore prezioso e sta svolgendo un ruolo cruciale sia per ridurre la tensione sia per scongiurare un ulteriore peggioramento del quadro.

In Giordania, Meloni avrà ad Aqaba un bilaterale con Re Abdullah II e si confronterà con lui sulla crisi in Medio Oriente. Al centro dei colloqui ci sarà, in particolare, la situazione umanitaria a Gaza, nella quale la Giordania svolge un ruolo decisivo per la consegna degli aiuti alla popolazione civile. I due leader si confronteranno sulla proposta giordana di ‘Gaza humanitarian Gateway‘ per far fronte alla crisi crescente nella Striscia, su cui hanno già avuto un primo confronto a Cipro durante il Vertice Med9.

La Premier si recherà dunque a Beirut per incontrare il Primo Ministro Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri. Il capo del Governo italiano sarà il primo leader a visitare il Libano dall’inizio delle operazioni di terra delle Forze Armate israeliane.

Meloni ribadirà la volontà italiana di contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e chiederà l’impegno di tutte le forze libanesi a garantire in ogni momento la sicurezza del personale di Unifil. La stessa richiesta avanzata al Primo Ministro israeliano Netanyahu domenica scorsa.

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