Bielorussia squalificata dall’Eurovision Song Contest. Brano troppo politico

Dopo due brani presentati, il comitato dell’Eurovision Song Contest ha deciso di eliminare la Bielorussia dalla competizione di quest’anno. La motivazione che si legge nel sito ufficiale e quella di aver “violato le regole che assicurano che il festival non sia strumentalizzato politicamente“. In più continua il comunicato: “Dal momento che il canale BTRC non è stato in grado di inviare un’opera adeguata entro il termine prorogato, purtroppo la Bielorussia non parteciperà alla 65esima edizione dell’Eurovision Song Contest a maggio“. La Bielorussia non sarà sostituita da alcun paese.

Le due canzoni presentate e scartate dall’organizzazione del festival europeo; erano entrambe un messaggio politico a favore del leader Alexander Lukashenko, che governa in maniera autoritaria dal 1994. Infatti dall’estate scorsa nel paese sono numerose le manifestazioni contro l’attuale Presidente bielorusso. Ogni weekend centinaia di manifestanti protestano contro Lukashenko e il regime. Le autorità bielorusse stanno cercando di reprimere le proteste con la violenza e centinaia di arresti arbitrari; fra cui anche quelli di giornalisti, ma per ora le manifestazioni stanno proseguendo.

L’11 marzo l’UER aveva messo sotto giudizio la partecipazione della nazione all’Eurovision chiedendo modifiche sostanziali o la sostituzione della canzone del gruppo Galasy ZMesta “Ya Nauchu Tebya“, “Ti insegno io“, che conteneva un testo vagamente minaccioso nei confronti dei manifestanti a favore della democrazia.  Il testo del brano parla esplicitamente della necessità di obbedire alle autorità; il ritornello, per esempio, contiene frasi come “ti insegno io a rigare dritto“. Mentre la strofa a un certo punto dice “senza quello che è successo, tutto sarà semplice: devi solo obbedirmi“. Il gruppo dei Galasy ZMesta ha presentato una modifica del brano che però per l’organizzazione continuava a violare il regolamento. Da qui la decisione della squalifica.

Il brano è già stato rimosso anche dal canale ufficiale YouTube della manifestazione.

Addio a un altro paese oltre la Bielorussia

Quinid ora dopo il ritiro dell’Armenia, annunciato dall’AMPTV  con un comunicato ufficiale “Dopo attente e dettagliate discussioni, la Public Television Company of Armenia ha deciso di ritirarsi dall’Eurovision Song Contest 2021; considerando la brevità dei tempi di produzione nonché altri motivi oggettivi la partecipazione dell’Armenia all’ESC 2021 è impossibile“, e la squalifica della Bielorussia rimangono 39 paesi in gara. 

Per l’Italia saranno i Maneskin a rappresentare il nostro paese, dopo che anche loro sono stati obbligati a modificare e accorciare il testo che conteneva troppe parolacce e non rientrava nei 3 minuti consentiti.

 

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it