A Gaza un palestinese su venti è morto

Il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza, nel suo ultimo aggiornamento, ha comunicato che, a Gaza, un palestinese su 20 è morto, o ferito o disperso.  Il Ministero ha aggiunto  che nel 99mo giorno dell’aggressione israeliana a Gaza sono in corso ulteriori massacri, distruzioni e razzie dei quartieri residenziali.

Le forze israeliane hanno ucciso 135 persone e ne hanno ferite 312 solo prendendo in considerazione le ultime 24 ore. Numerose vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade dove le ambulanze e i soccorsi non riescono a raggiungere.

Secondo il bilancio del Monistero di Gaza, sarebbero almeno 23.843 le persone che sono state uccise e 60.317 quelle rimaste ferite dagli attacchi israeliani dal 7 ottobre.

La situazione dell’assistenza sanitaria sull’intera striscia di gas è preoccupante e il sistema sanitario e al collasso. Sarebbero, infatti, solo sei le ambulanze che restano operative in tutta la Striscia di Gaza.  Il Ministero  ha precisato che si sta ancora lottando per gestire alcuni servizi essenziali, comprese le Unità di Terapia Intensiva e gli asili nido.

Nella città meridionale di Rafah, dove sono fuggite centinaia di migliaia di famiglie, le infrastrutture e i servizi sanitari sono fragili e non possono più sostenere i bisogni di 1,3 milioni di persone, ha spiegato ancora il Ministero.

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