A Jeddah attacco terroristico a 20 km dal circuito

Fortunatamente non cambia nulla nel programma del weekend di Formula 1 a Jeddah, dove domenica è in programma il GP dell’Arabia Saudita, seconda prova del Mondiale. L’attacco terroristico, con un lancio di missili che ha provocato una forte esplosione e poi l’incendio di un deposito di un’azienda petrolifera a pochi chilometri dal circuito, poteva mettere in discussione la corsa di domani, invece si farà.

Stefano Domenicali, il CEO della Formula 1, ha dichiarato: “Ho informato i piloti e i team della situazione, sulla base delle informazioni avute. Siamo qui, siamo al sicuro”. Sono tutti d’accordo a non piegarsi a terrorismo e quindi si conferma che si corre a Jeddah, sperando che la Ferrari continui il buon percorso che ha iniziato.

Toto Wolff della Mercedes: “Credo che questa sia una zona dove siamo al sicuro. Abbiamo parlato col Ministro dello Sport e col governatore di Jeddah. Io ho deciso di rimanere, così come la mia famiglia. I piloti? Parleranno fra loro, possono sempre prendere una decisione da soli, siamo in una democrazia, io sono convinto di andare avanti. A noi team principal è stato assicurato che qui siamo protetti e che è probabilmente il posto più sicuro dove ci si possa trovare in questo momento in Arabia Saudita. Andiamo avanti”.

Il capo della Red Bull Christian Horner, gli fa eco: “Ci sono tutte le garanzie da parte degli organizzatori e andremo avanti. Lo sport deve restare unito”.

 

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