Peter Brook, il regista teatrale e sceneggiatore britannico, è morto ieri all’età di 97 anni a Parigi. Brook abitava in Francia dal 1974. È quanto rivela ‘Le Monde’.
Considerato come uno dei più grandi Maestri del Novecento, Brook era nato a Londra il 21 marzo 1925 da genitori ebrei immigrati dalla Lettonia, che allora faceva parte dell’Impero russo. Suo padre, Simon, giovane ribelle appartenente al partito menscevico, dovette andare in esilio nel 1907, accompagnato dalla giovanissima moglie, Ida. La coppia studiò a Parigi e Liegi, prima di fuggire dal Belgio per l’Inghilterra nel 1914, con l’arrivo dell’esercito tedesco. Il nome russo della famiglia, che si pronunciava Bryck, fu distorto in Brouck nella sua trascrizione dall’amministrazione francese, prima di diventare Brook all’arrivo in Inghilterra.
La cultura russa, ricorda il quotidiano francese, è rimasta impressa fortemente nella sua famiglia. Questo legame con la Russia fu dunque al centro del suo incontro, nel 1950, con la moglie, l’attrice Natasha Parry (1930-2015), anche lei di origini russe. Hanno avuto due figli: Simon e Irina. La figlia è stata chiamata Irina in omaggio alla più giovane delle eroine di Tre Sorelle, il dramma teatrale composto da Anton Cechov. Irina Brook è stata direttore del Teatro Nazionale di Nizza dal 2014 al 2019.
La carriera di Peter Brook è stata folgorante: la sua prima regia teatrale arriva all’età di 21 anni. A 22 anni firma con Romeo e Giulietta il suo primo spettacolo nel tempio shakespeariano di Stratford-upon-Avon.
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