Aviaria, dalle mucche può saltare all’uomo: cosa sappiamo

Milano, 20 mag. (Adnkronos Salute) – La circolazione sempre più stabile del virus dell’influenza aviaria H5N1 nei mammiferi oceanici come “leoni marini e foche” è “preoccupante”. Ma “soprattutto a preoccupare me, come la comunità scientifica internazionale, è che questo virus è arrivato agli animali di allevamento come le mucche da latte” colpite da un’epidemia negli Usa. Mucche che, “si è scoperto in uno studio, hanno un particolare recettore per l’influenza uguale a quello di alcuni uccelli e anche dell’uomo. Questo può voler dire che le mucche infettate potrebbero fungere da reservoir”, da serbatoio, “in cui l’H5N1 impara a mutare in modo da riuscire a fare il salto di specie e contagiare più facilmente le persone”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando la .

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