Calvaruso (UniPa), ‘bene rimborso per primo anti-epatite Delta e B’

Roma, 12 apr. (Adnkronos Salute) – “È molto importante la rimborsabilità” di bulevirtide “perchè circa il 5% di chi ha epatite B con infezione da virus Delta (Hdv), può avere la prima opzione terapeutica mirata” in grado di causare “una drastica riduzione del rischio di progredire verso cirrosi e complicanze”. Così Vincenza Calvaruso, professore Associato Sezione Gastroenterologia Università degli studi di Palermo, commenta l’approvazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per l’antivirale di Gilead, il primo farmaco specifico per il trattamento dell’epatite Delta cronica, la forma più grave e a più rapida progressione di epatite virale, con tassi di progressione verso cirrosi ed epatocarcinoma (Hcc) notevolmente maggiori rispetto alla mono infezione da virus dell’epatite B (Hbv).

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