Caso Montante: teste Dia, ‘col. D’Agata ci chiese di indagare su imprenditore Moncada, mi stupii’

Caltanissetta, 8 mag. (Adnkronos) – (dall’inviata Elvira Terranova) – “Ricordo che nel 2012 l’allora capocentro della Dia di Palermo Giuseppe D’Agata venne a farci visita alla sezione operativa di Agrigento. E in quella circostanza, il colonnello ci chiese di valutare l’ipotesi di attenzionare l’imprenditore Giuseppe Moncada per una eventuale proposta di misura di prevenzione patrimoniale. Già avevamo un enorme carico di lavoro di Misure di Prevenzione patrimoniale e in quella circostanza non demmo seguito ad eventuali accertamenti. Già in passato avevamo fatto delle verifiche e non erano emersi elementi di pericolosità sociale di Moncada. Però. facemmo ulteriori accertamenti finalizzati alle investigazioni patrimoniali, ma anche in quella circostanza non erano emersi elementi di pericolosità sociale. Io questa pericolosità sociale non l’avevo riscontrata. Così comunicai l’esito al caposezione, dicendo che non c’erano i presupposti per avviare una misura patrimoniale”. A dirlo, deponendo all’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, è il luogotenente dei Carabinieri, in servizio alla Dia di Agrigento, Angelo Bonaffino, nel ‘Maxiprocesso di Caltanissetta’ sul cosiddetto Sistema Montante che vede alla sbarra politici, imprenditori, forze dell’ordine, ma soprattutto l’ex potente presidente degli industriali siciliani Antonello Montante, già condannato in altro processo per corruzione.

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