Fisco: redditometro divide maggioranza, P.Chigi aggiusta tiro ‘con dm Leo è superato’

Roma, 21 mag. (Adnkronos) – L’argine arriva nel pomeriggio, a slavina già partita. A provocarla i titoloni dei siti online sul ritorno del ‘redditometro’, vale a dire il ‘radar’ del fisco per stanare furbi e furbetti avvalendosi della capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi. Un esempio su tutti? Se stando alla tua dichiarazione dei redditi fai fatica ad arrivare a fine mese, difficile tu possa giustificare l’acquisto di una barca e di una seconda casa in una località di grido. Dopo essere stato abrogato nel 2018, il decreto ministeriale del 7 maggio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri e firmato dal vice ministro all’Economia Maurizio Leo, ripristina lo strumento di ‘accertamento sintetico’ che risale al reddito analizzando la capacità contributiva per gli anni d’imposta a decorrere dal 2016. Ritorno al redditometro, dunque? Matteo Renzi non ha dubbi: “Giorgia Meloni è la premier delle tasse”, punta il dito sui social l’ex premier, attribuendosi il merito di aver cancellato la ‘sentinella’ del Fisco nel 2015.

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