Giustizia: Conte, ‘governo mette mani su Procure, è vecchio piano P2’

Romna, 2 giu. (Adnkronos) – “Ai cittadini interessa il miglioramento della giustizia, può avvenire solo investendo di più, questo significa più magistrati, più personale ausiliario, più dotazioni informatiche”. La riforma varata dal governo “non parta al miglioramento del sistema: con la separazione delle carriere si rispolvera il vecchio piano di Licio Gelli e della P2 che volevano mettere il potere giudiziario sotto il controllo dell’esecutivo. Per questo siamo contrarissimi. La loro prospettiva è controllare le Procure, le inchieste danno fastidio da sempre ai politici, e infatti oltre alla separazione delle carriere vogliono fare” un giro di vite “sulle intercettazioni. E’ la vecchia politica che torna, vuole mettere il bavaglio ai giornalisti e la mordacchia ai giudici”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, ospite di ‘In mezz’ora’ su Rai3. A chi gli domanda se la riforma sia migliorabile con delle proposte di modifica da parte delle opposizioni, “ma emendabile cosa?”, risponde Conte sbarrando la strada.

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