Malattie rare, Scopinaro (Uniamo): “Inclusione significa vedere persona e non malattia”

Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) – “Si può fare moltissimo per migliorare la qualità della vita delle persone con malattie ematologiche rare partendo, soprattutto, dal non considerarle ‘malate’. È per questo che mi piace molto il progetto di Sobi ‘Blood Inclusivity’, che ribalta il punto di vista. Ossia mettere in luce quello che accomuna e non quello che divide. Credo che questo approccio sia quello che dovrebbe essere usato per tutte le malattie rare, per evitare di creare isolazionismo ed esclusione, invece che esclusività”. Così Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo – Federazione italiana malattie rare, a margine dell’appuntamento di Sobi dedicato all’inclusione e alla possibilità per le persone con malattie ematologiche rare di avere un’elevata qualità della vita. L’evento – che si è tenuto ieri a Milano – fa parte del progetto ‘Let’s Talk’ di Sobi, lanciato lo scorso ottobre per approfondire argomenti di attualità e prospettive inesplorate nel contesto delle malattie rare.

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